Page 4 - Capitolato tecnico
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La casa progettata da chi la vive
OPERE DI FONDAZIONE – Platea
La platea, è fra le fondazioni superficiali, la tipologia che meglio si adatta a contrastare i cedimenti differenziali. Viene
realizzata con calcestruzzo armato con spessore che varia in genere da 40 cm a 100 cm, mentre lunghezza e larghezza
sono legate alla geometria della sovrastruttura, talvolta coincidente con la sua proiezione sul suolo.
Lo spessore è legato fondamentalmente alle sollecitazioni di taglio o punzonamento provenienti dai pilastri.
L’area della fondazione, nettamente superiore alla soluzione di travi rovesce e graticci, consente di sfruttare meglio la
capacità portante del terreno contrastando i cedimenti differenziali provocati da una distribuzione non uniforme dei
carichi provenienti dalla sovrastruttura.
Ogni porzione di platea, ha l’onere di sostenere un pilastro o una parete, che sorregge a sua volta una porzione della
sovrastruttura, trasferendone il carico in fondazione.
La platea di fondazione viene realizzata sopra un getto di pulizia, che la proteggerà dalle aggressioni chimiche del suolo;
si tratta di uno strato di conglomerato di calcestruzzo non armato, privo di armatura metallica, a basso contenuto di
cemento, chiamato magrone, posizionato alla quota di scavo, stabilita dal progettista.
La platea di fondazione viene realizzata all’interno di una cassaforma in legno o talvolta metallica, disponendo
solitamente una doppia orditura di barre ortogonali di acciaio da carpenteria, al lembo superiore ed al lembo inferiore,
che avranno la responsabilità di sopportare le azioni di flessione.
I diametri dei ferri di armatura sono solitamente compresi fra 12 e 24 mm, vengono distribuiti sul lembo inferiore del
plinto, in posizione appropriata, con il rispetto del copriferro, pari a 3–5 cm. Sono disposte anche armature a taglio,
rappresentate da staffe o ferri sagomati, posizionati in corrispondenza dei pilastri.
Dalla platea di fondazione si dipartono anche i ferri di ripresa verticali staffati per il pilastro.
Nel caso di vasche per il contenimento di liquidi (piscine, serbatoi, cisterne, ecc.), la platea di fondazione, deve essere
progettata per garantire anche la tenuta idraulica.
Le platee possono paragonarsi a solai rovesci con travi principali, travi secondarie e soletta caricate dalla reazione del
terreno approssimativamente uniforme.
La platea presenta una armatura a rete sia inferiormente che superiormente, a maglie rade nelle specchiature tra i pilastri
e fitte in corrispondenza degli allineamenti strutturali.
Le fondazioni a platea trasmettono il peso di tutto l’edificio al terreno interessando una estesa superficie continua.
Le platee si realizzano in cls armato e possono paragonarsi a dei solai rovesciati con travi principali, travi secondarie e
solette caricate dalla reazione del terreno che si suppone uniformemente ripartita.
Si distinguono due tipi di platee: normale e scatolare.
La platea a fondazione normale è composta da:
• travi principali che si incontrano in corrispondenza della base dei pilastri, ed hanno larghezza modesta ed altezza
notevole (1/4-1/5 della luce). In genere le travi perimetrali hanno ali a sbalzo che si estendono oltre il perimetro
dell’edificio.
• travi secondarie, anche queste strette ed alte, incastrate a quelle principali e poco distanziate tra loro (1,702,00 m)
per ridurre la luce delle solette e limitarne quindi l’altezza. Esse possono essere disposte ad incrocio o parallelamente.
• solette, incastrate alle travi principali e secondarie armate con ferri unidirezionali o incrociati
La fondazione a platea scatolare è composta da:
• nervature verticali incrociate, di piccolo spessore e notevole altezza, con maglia costante di 60-80 cm collegate
superiormente ed inferiormente da solette continue.
• soletta continua superiore
• soletta continua inferiore: tale sistema risulta notevolmente rigido e leggero
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